venerdì 26 ottobre 2012

Fotoritocco: "non si deve mai smettere di studiare"

Si dice: "non si deve mai smettere di studiare" ed oggi ho un po' studiato.
Le foto pubblicitarie sono sì ritoccate, ma in genere non ci si spinge mai ad eccessi come potrebbe essere in questo caso.
Ho realizzato la cover di questo brano musicale: https://itunes.apple.com/it/album/parlami-single/id573672571
Ho però utilizzato uno scatto "di scarto" molto diverso da quello scelto, per "allenarmi" allo studio di nuove luci.

Prima e dopo l'elaborazione.




Le foto di partenza




Foto originale



 il cielo:


... poi il background:




... e poi la lampada:

Questo è il risultato:


Aggiunta la luce alla lampada
Aggiunto l'alone di luce sul cielo
Aggiunto l'alone di luce sul terreno
Rifatte e ricalibrate le luci sui soggetti "scaldandole" a sinistra e "raffreddandole" a destra
Aggiunto fulmine sullo sfondo


Essendo poi in odore di Halloween mi sono divertito ad aggiungere una variante:
 



Se vi è piaciuto, se avete opinioni, se volete commentare ...

martedì 19 giugno 2012

Oggi vorrei trattare la compressione JPEG in parole semplici. 

Spesso mi capita che alcuni clienti mi richiedano dei file "qualitativi" in formato JPEG di almeno 1 Mb di peso.
Dopo molte volte in cui ho speso tempo in spiegazioni, sento l'esigenza di scrivere una  volta per tutte come stanno le cose.
Il rapporto "peso del file" e "qualità" del file JPEG ha poco senso. Certamente in linea di massima è logico che all'aumentare del peso aumenti anche la qualità del file, ma nella pratica un file JPEG o JPG può essere qualitativo (in alta risoluzione) anche se "pesa" molto poco.

Per capirlo devo fare una premessa parlando di come funziona l'algoritmo di compressione JPG ... ma in parole moooolto semplici. Quando sul nostro computer schiacciamo il famoso tasto "salva in jpg" (stiamo parlando naturalmente di immagini fotografiche) il computer utilizza un "algoritmo di compressione" ... insomma un "compressore" per cercare di utilizzare meno spazio possibile per scrivere i dati sul vostro Hard Disk che si traduce automaticamente in "poco peso" del file che salverà. Per fare questo usa il metodo che mi piace chiamare: "battaglia navale"!

Siccome i dati, cioè i numeri per il computer sono la cosa più facile da gestire e meno "pesante" in termini di spazio in megabayte, l'algoritmo JPEG cerca di scrivere più numeri possibili e meno "informazioni immagine" possibili. Sempre parlando in parole molto semplici, l'algoritmo di compressione legge tutti i "pixel" dello stesso colore (cioè le piccole tesserine che formano un'immagine) e scrive le loro coordinate (quindi numeri) proprio come in una battaglia navale.

Si scrive che quel "pixel" rosso è presente in quell'immagine alle coordinate x y. Come un navigatore satellitare si scrive le coordinate di dove ci troviamo con la macchina e lo mette nei preferiti. Se per esempio il file è fatto da un colore unico: il rosso, il file JPG conterrà "un solo pixel" di colore rosso e poi un mucchio di numeri che specificano dove quel pixel è ripetuto. La compressione (il peso del file) a questo punto sarà molto efficace.

Naturalmente le fotografie contengono più colori o gradazioni di grigio e quindi i pixel che "il compressore" (l'algoritmo) dovrà immagazzinare, saranno molti e questo determina la differenza tra l'avere un'immagine composta da un solo colore ed un'immagine composta da milioni di colori.
La logica ci fa capire che se i colori che compongono l'immagine sono molti e molto diversi, la compressione darà un risultato meno efficace rispetto a un'immagine con colori molto simili tra loro.

Quando poi "riapro" quel file "l'algoritmo" compie la procedura inversa andando a riposizionare i pixel alle coordinate scritte in fase di compressione.

Se quindi consegno ad un cliente una foto in jpeg di un gioiello in oro su sfondo bianco, è molto probabile che questa pesi poco proprio per le ragioni descritte: pochi colori molto simili e sfondo bianco.

Ci sarebbe poi da parlare dei vari "livelli" qualitativi di compressione, ma per il momento non voglio aggiungere altro.

Per chi smanetta un po' (con Photoshop)

Se a questo punto volete divertirvi a fare delle prove (magari con Photoshop) provate ad aprire un nuovo file A4 (21 cm x 29,7 cm) a 300 dpi.
Riempitelo di rosso RGB -> R: 255 -> G: 0 -> B: 0
Se guardate sulla barra a sinistra del file in Photoshop, vedrete che quel file "aperto" pesa circa 25 Mb.
Salvatelo in JPEG con compressione "8" e vedrete che il file salvato (quindi compresso e chiuso) peserà circa 260 Kb. E stiamo parlando di un A4 a 300 dpi.


Se adesso salverete lo stesso file in formato TIFF per esempio, vedrete che il peso del file salvato su disco sarà identico a quello che Photoshop vi segnalava nella barra del file in basso a sinistra: 25 Mb. Perchè?
Perchè il formato TIFF non opera compressione sul file ma "si scrive" tutti i pixel dell'immagine senza utilizzare il sistema delle coordinate: non comprime (naturalmente se non gli avete dato nessun parametro di compressione durante il salvataggio ... ma questa è un'altra storia ...).

In conclusione: un file compresso in formato JPEG per essere qualitativo non necessariamente deve "pesare" tanto.